Come e perché sono nate le certificazioni linguistiche?
La costante crescita dei rapporti internazionali ha focalizzato l’attenzione sul possesso di competenze linguistiche, fino a qualche anno fa certificate, da scuole ed enti, attraverso il rilascio di diplomi ed altri titoli attestanti il livello di conoscenza / padronanza di una certa lingua. Il confronto tra i vari “titoli” ha evidenziato la necessità, in Europa, di elaborare un quadro comune di riferimento per l’apprendimento delle lingue che, attraverso una descrizione analitica e dettagliata dei livelli di competenza linguistica raggiunti dallo studente, favorisse l’elaborazione dei programmi di apprendimento e il riconoscimento delle certificazioni/ diplomi linguistici rilasciati nei diversi Paesi membri dell’Unione Europea
In ambito lavorativo:
- arricchisce il curriculum professionale, definendo il livello di possesso e padronanza della lingua straniera;
- favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro;
- costituisce un importante plusvalore personale, con miglioramento delle probabilità di accedere e ricoprire specifici incarichi o, eventualmente, creare e gestire nuovi settori professionali;
- apre le porte a possibilità professionali e commerciali nonche all’uso di strumenti economico-finanziari comunitari e non, accessibili tramite bandi ed avvisi pubblicati in lingua straniera
In ambito universitario:
- agevola chi intende proseguire gli studi all’estero;
- rappresenta un credito formativo che, in alcuni, può sostituire un esame in lingua straniera;
Per i Concorsi
Rappresentano un titolo che conferisce punteggio, il cui valore è di volta in volta declinato dal bando di riferimento.
I livelli linguistici e le corrispondenti abilità: