Quando indossarla?

In base alle ultime indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, la mascherina si potrà abbassare seduti al banco se c’è un metro di distanza dalle rime buccali di uno studente a quelle di un altro. Una misura fortemente voluta dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina (per ovviare agli innumerevoli problemi di spazi nelle scuole italiane) e avallate, non senza qualche perplessità dagli esperti.

Così come segnalato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’informativa tenuta al Senato, la mascherina non scompare del tutto dall’aula scolastica ma la si dovrà indossare nei momenti dinamici in classe e negli spazi comuni

“A scuola si va con la mascherina. Ma poi dividiamo due momenti: i momenti dinamici dove ci sono rischi concreti per i nostri studenti di poter avere contatti più ristretti a meno di un metro di distanza, e momenti invece statici, cioè in cui lo studente è fermo, penso per esempio ad una lezione, ascolta il docente, ha una distanza di almeno un metro dagli altri studenti. In quel momento statico la mascherina che è obbligatoria negli altri momenti può essere naturalmente abbassata”, ha detto il ministro.

Questa misura “può essere rivista nel caso di situazioni epidemiologiche particolarmente delicate ma saranno solo le autorità sanitarie a disporlo e valutarlo in modo corretto”.

Quale usare?

Il Comitato Tecnico Scientifico ha detto sì alle mascherine chirurgiche, quella che possono essere definite anche “usa e getta”, ma ha detto no a quelle di comunità, cioè quelle personalizzabili e fatte di stoffa.

Mascherina chirurgica che si può usare in classe

Mascherina chirurgica che NON si può usare in classe


La decisione, non ancora ufficiale, ma pressoché definitiva a meno di clamorosi cambiamenti all’ultim’ora, ha fatto storcere il naso agli ambientalisti che parlano di enorme spreco con oltre 40 milioni di tonnellate di mascherine da smaltire ogni giorno (a scuola verranno fornite 11 milioni di mascherine al giorno autoprodotte dal governo).

Pare, però, che il Ministero dell’Ambiente voglia far pressione su quello dell’Istruzione per concedere il via libera almeno a quelle riutilizzabili certificate (cioè lavabili).

Il Comitato Tecnico Scientifico, invece, ha dato il via libera per quelle trasparenti, cioè ‘mascherina per lettura labiale’, un dispositivo che permette di leggere il labiale degli insegnati e  facilita la comprensione e il dialogo anche in caso di alunni non udenti.

Mascherina trasparente che si può utilizzare

Anche qui, però, regna la confusione e mancano indicazioni chiare a meno di 10 giorni lavorativi dall’inizio dell’anno scolastico.

Cosa accadrà dal 14 settembre

Nella scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto).

Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria.

COMUNICATO STAMPA INTEGRALE

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