Presentata la bozza del Piano MIUR per guidare il rientro in sicurezza a scuola. La bozza è stata presentata per sommi capi dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ai sindacati della scuola ed ai presidi, ma dicendosi anche aperta a eventuali proposte di modifica e integrazione.
Il piano sicurezza del Miur che dovrà essere ora vagliato dalle parti sociali e poi inviato al Comitato tecnico scientifico, prevede:
- Obbligo utilizzo della mascherina per chi entra negli edifici scolastici, tranne per gli utenti, per i quali non è ancora stato specificato l’utilizzo della stessa.
- divieto di assembramenti all’ingresso e all’uscita con possibilità per ogni dirigente di individuare un’uscita diversa dall’entrata;
- orario di ingresso scaglionato nelle classi a distanza di 15 minuti;
- misurazione della febbre agli studenti, professori e personale ATA;
- divieto di ingresso a scuola per chi ha più di 37,5 gradi di temperatura e abbandono della scuola per chi presenta sintomi di influenza;
- percorsi protetti e obbligati all’interno dell’edificio scolastico;
- obbligo di pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti;
- accesso agli spazi comuni contingentato con ventilazione continua e rispetto della distanza di sicurezza;
- segnalazione dei percorsi da seguire in caso di spostamento;
- ottimizzazione degli spazi per attività didattiche, di fronte alla necessità di distanziare classi e alunni;
- obbligo di certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone per coloro che sono già risultati positivi all’infezione da Covid19.
Le attività previste nel piano di sicurezza andranno allegate al Documento di Valutazione dei Rischi prima del rientro a scuola a settembre. Al contempo sarà compito dei singoli istituti, una volta recepiti il protocollo e le circolari del Miur, integrare il DVR con misure a seconda delle singole esigenze dei presidi.
Essendo la responsabilità della sicurezza in capo ai presidi, saranno i dirigenti scolastici ad assicurare le informazioni utili e la formazione del personale e a redigere, quindi, un piano personalizzato per la sicurezza.
La “Second Life della Scuola” prevede dunque la necessità di un nuovo investimento economico, ipotizzando l’utilizzo di strumenti idonei alle nuove esigenze e la riorganizzazione degli edifici.